Il culto
cateriniano in Pisa
SANTUARIO
DELLE STIMMATE DI SANTA CATERINA DA SIENA, PATRONA D’ ITALIA
La chiesetta di
Santa Cristina -Chiesa Parrocchiale e Prioria- è
situata a Pisa in Lung’Arno
Gambacorti, sulla riva di sinistra ove un tempo sorgeva un
porto, poco distante dalla chiesetta di Santa Maria della Spina
–capolavoro gotico che conservava la Sacra Reliquia di una delle
spine della corona di Gesù Cristo-, dalla chiesa del Santo
Sepolcro di Gerusalemme in Pisa e dalla parrocchiale di San
Martino.
L’origine della chiesa di Santa Cristina -secondo una
tradizione, stimata da recenti studi storiografici non molto
plausibile- sarebbe stata fondata nell’840 e successivamente
consacrata in 24 agosto 842. In effetti non rimane alcuna
testimonianza che smentisca -o in qualche modo avvalori- tale
ipotesi.
Di certo sappiamo che le origini della chiesa sono anteriori
all’anno Mille. L’edificio sappiamo già esistente prima
dell’anno 1006; difatti da un documento di quest’anno ed in un
altro -di poco posteriore- risulterebbe che la chiesetta era
dedicata a Santa Cristina.
All’origine la titolazione della chiesa non era né dedicato solo
alla Santa. Era difatti dedicata anche a San Bartolomeo, ciò si
evince –ed è testimoniato- da un documento del 9 Luglio 1027 in
cui risulterebbe la doppia titolazione. Orbene da alcuni
documenti risulterebbe che la chiesa fosse dedicata a Santa
Cristina, mentre in altri documenti sembrerebbe che il luogo
sacro in origine fosse stato dedicato a San Bartolomeo, da
tal’altri addirittura dedicata ad entrambi. Secondo il Tronci
–ed abbracciamo la sua supposizione- la sua primitiva
dedicazione è quella di San Bartolomeo. La chiesa dipendeva
direttamente dal capitolo del Duomo ed ebbe cura di anime fin
dall’origine. È a partire dall’anno 1815 il parroco della chiesa
di Santa Cristina assunse anche il titolo di “priore”.
In questa
chiesa Santa Caterina da Siena ricevette le Sacre Stigmate il 1°
Aprile 1375
mentre pregava inginocchiata davanti ad un crocifisso.
L’evento viene ricordato presso l’altare destro; oltre alla
lapide si nota il resto di una antica colonna che indica il
luogo esatto dove avvenne il miracolo. Un dipinto di Domenico da
Passignano, alla destra dell’altare maggiore, testimonia il
momento in cui la Santa senese ebbe in dono da Nostro Signore le
Sacre Stigmate.
«O sposa del Cristo, fiore della patria
nostra, angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente dal Divino tuo
Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta; per la
Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita. Quando la
Peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi
Angelo buono di Carità e di pace. Contro il disordine morale,
che ovunque regnava, chiamasti virilmente a raccolta la buona
volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra
l’Italia, sopra la Chiesa il Sangue prezioso del I ‘Agnello.
O Caterina Santa, dolce sorella Patrona
nostra, vinci l’errore, custodiscila fede, infiamma, raduna le
anime intorno al Pastore. La Patria nostra, benedetta da Dio,
eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine
della Celeste nella carità, nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il
Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercalo
come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate,
fedeli al dovere verso l’Italia e verso la Chiesa, tese sempre
verso il cielo, nel Regno di Dio dove il Padre, il Verbo, il
Divino amore irradiano sopra ogni Spirito eterna luce, perfetta
letizia. Così sia».
Nel 1563 quel medesimo crocifisso
da cui ricevette le stimmate venne portato a Siena dove è
conservato attualmente nella cappella della casa di Santa
Caterina. La parte della chiesa antica tuttora esiste, è il
bellissimo abside (esterno). Per questo motivo la chiesa è stata
proclamata “Santuario Cateriniano". Il 24 Settembre 1989
il santuario è stato meta di preghiera, durante una sua visita a
Pisa di S.S. Papa Giovanni Paolo II. All’interno della chiesa –a
ricordo del pellegrinaggio del Santo Padre- è stata recentemente
posta una lapide per ricordare la sua visita.
Prof. ALESSIO VARISCO
Storico dell’arte e saggista
Direttore "Antropologia Arte Sacra"
«L’anno 1375, essendo Arcivescovo di Pisa, Francesco
Moricotti, cessata che fu la peste in questa Città, fu
chiamata S. Caterina (li Siena dai Pisani per cause
urgentissime, onde per espresso comando dei Suo dolcissimo
Sposo Gesù, intorno al mese (li Febbraio o Marzo, vi venne
accompagnata sempre dal Beato Raimondo (la Capua. Tomaso
(iella Fonte e Bartolomeo di Domenico ed altre pie persone.
Dimorò in questa Cura di S. Cristina in casa del nobile e
potente Gherardo Buonanconti. La quarta Domenica di
quaresima, che secondo le calende di detto anno, fu il primo
d’Aprile (nel qual giorno ella terminava anni ventotto e
giorni sei di sua età) ascoltando la S. Messa celebrata dal
Beato Raimondo da Capua, in questa Chiesa Parrocchiale di S.
Cristina (ove oggi l’altare a Lei dedicato) dopo essersi
comunicata, fu rapita in estasi, e furono veduti dal B.
Raimondo e (la altre sedici persone che si trovavano nel
medesimo luogo e tempo presenti, uscire dalle cinque piaghe
dei Santissimo Croci fisso, che era in quell’altare, cinque
lucidissimi raggi sanguigni, e quelli delle mani. (lei
Crocifissa andare a ferire le mani di Caterina, e quelli dei
piedi, i piedi della medesima, e quelli dei costata, il suo
castissimo e virgineo petto. Al qual mistero riflettendo la
Santa, per sua maggiore umiltà pregò il Signore che non
permettesse che apparisse nel suo corpo alcun segno, ed
appena due sta la grazia, le dette Stimmate (li color
sanguigno si mutarono in molto splendore e forma di pura
luce. Dopo ricevute le Sacre Stimmate, dal gran. dolore che
sentiva la Vergine, il Beato Raimondo, e tutti gli altri di
sua comitiva credevano che ella morisse onde ricorsero al
Signore, acciò li conservasse ancora in vita sì dolce Madre,
e il dì 7 d’Aprile, n’ottennero la grazia, ed il dì 8 che fu
la Domenica di Passione, dopo comunicatasi, e andata in
estasi, disse la Santa che le piaghe non saio non
l’affiggevano più il corpo, ma io confortavano e io
consolavano. Si trattenne in Pisa la Santa Vergine un anno
in circa e vi operò molti miracoli». Questa la relazione
del miracolo delle Sacre Stimmate di Santa Caterina da
Siena.
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