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L'espansione della cristianità

Dalla fine del X secolo noi registriamo, intanto in linea di massima, una grande rinascita dell'Europa occidentale. Il clima migliora; demograficamente parlando si ha un balzo in avanti notevole di cui sono segni l'ampliarsi delle città, il moltiplicarsi dei centri urbani; l'avvio di una mobilità anche commerciale notevole. E naturalmente tutto questo porta evidentemente anche a un movimento di risposta nei confronti di un Islam che invece, a partire dai primi dell'XI secolo, sembra attraversare un momento di stallo.

Noi sappiamo perché. Tre califfati (il sunnita, ma di radice omayyade, quindi siriana, a Cordoba; il califfato sunnita, ma abbaside, quindi arabo-persiano a Bagdad; il califfato sciita, sciita-ismaelita al Cairo) tre califfati si contendono il potere in Islam: una grande forza centrifuga in tutto il mondo musulmano; emirati centro-africani o nord-africani che, in realtà, cercano disperatamente di mantenere il loro dominio nel Mediterraneo ma non ci riescono, anche per il crescere delle nostre città marinare, Pisa e Genova, che partono all'attacco contro i musulmani che stanno in Corsica, che stanno in Sardegna, che stanno nelle Baleari, quindi questa cristianità che si va dilatando. I risultati quali sono? Spedizioni militari animate da uno spirito religioso che potremmo definire pre-crociato, se definirlo così non fosse, storicamente parlando, il mettere dei pilastri, dei paletti di natura un po' evoluzionistica, deterministica, però potremmo definirli pre-crociate, infatti è stato definito pre-crociato questo movimento in Spagna, nel Mediterraneo, in Africa settentrionale, dove Pisani e Genovesi assaltano spesso le città costiere; e naturalmente in Sicilia, dove i Normanni, nella seconda metà dell'XI secolo, conquistano l'isola cacciandone o sottomettendone gli Arabi musulmani. Allora abbiamo un quadro che sembra effettivamente preparatorio del balzo finale della prima crociata. Però attenzione, perché tutte queste spedizioni hanno ciascuno un loro fine, un loro scopo immediato che non è affatto quello che poi convergerà nella prima crociata, ma che ha una logica interna, ha uno sviluppo per così dire pluralistico: la riconquista della Spagna da un lato; la riconquista del Mediterraneo, la liberazione delle vie del commercio dall'altro; la conquista militare dei Normanni in Sicilia da un altro ancora; il mercenariato, soprattutto normanno, in Asia Minore. Tutti questi elementi di lotta contro un Islam che, da parte sua, è tutt'altro che unito e univoco: non devono farci cadere nell'errore determinato dall'illusione ottica di una corale risposta di una cristianità unitaria e strategicamente animata da una visione chiara di lotta all'Islam contro un Islam, dal canto suo, altrettanto unito, perché questa non è la realtà storica ma è la realtà storiografica,che è stata molto spesso contrabbandata, soprattutto nelle scuole, fino ai giorni nostri.

Dall'intervista La crociata, l'idea , la storia, il mito, Roma 14 aprile 2000

                    Prof. Franco Cardini

 


 
 
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